A seguito dell’approvazione del d.d.l. per la revisione del Codice Civile, i Patti Prematrimoniali potrebbero presto diventare realtà anche nel nostro ordinamento. Tale progetto legislativo apre la strada a una normativa che consente sia ai nubendi sia ai coniugi, nonché alle parti di una unione civile (sia essa già attuata o solo programmata) la stipulazione di accordi aventi lo scopo di regolare non solo gli aspetti economici e finanziari della coppia, ma anche quelli personali, come la scelta dell’indirizzo della vita familiare e l’educazione congiunta della prole.

In questo modo, alle parti verrà riconosciuta una vera e propria autonomia contrattuale in un momento precedente l’eventuale crisi del rapporto e financo la formalizzazione dello stesso, favorendo la definizione di punti fermi in quanto consensualmente assunti e che potranno avere una loro validità in caso di conflitto (ad esempio regolamentazione e imputazione delle spese comuni di casa e dei flussi economici di cassa, scelte e impegni reciproci ricadenti sullo svolgimento della vita comune).

A differenza dei Paesi di origine anglosassone -in cui gli accordi prematrimoniali sono ampiamente riconosciuti e diffusi da tempo e le cui legislazioni prevedono che questi possano avere ad oggetto qualsiasi aspetto e regolamento della vita familiare- in Italia le parti non potranno assumere preventivi accordi circa i diritti inderogabili costituzionalmente protetti: non si potrà quindi disporre dell’affidamento dei propri figli e degli obblighi di assistenza dopo la cessazione della convivenza.

La novità è rappresentata dal riconoscimento, in capo agli Avvocati, del potere di stipulare validi patti prematrimoniali con scrittura privata autenticata, non dovendo pertanto le parti ricorrere necessariamente al Notaio.

Avv. Antonio Nicoletti – Avv. Laura Annoni

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